Descrizione
I fagioli occhiolino sono , probabilmente, i diretti discendenti di quelli che venivano “adorati” dagli egizi e chiamati “vilem phaseulum” dai romani.
La loro storia si è sviluppata quasi di certo in Africa. In Egitto il rendimento non era elevato come in Europa e i fagioli chiamati dolichos erano destinati ai sacerdoti. Era un prodotto riservato a coloro che erano impegnati nella realizzazione dei vari riti. Il termine indicava proprio “fagioli dall’occhio”.
In Italia, invece, il prodotto è stato da sempre molto diffuso, tanto da essere destinato a tutto il popolo. I fagioli hanno sempre avuto una buona resa nel nostro territorio e sono stati da sempre un prodotto più che comune.
Dopo il 1500 il prodotto si è “scontrato” con altre specie. I fagioli furono importati dalle Americhe, luogo ricco di svariate specie differenti e questo “fagiolo dall’occhio” o “fagiolo occhiolino” è andato a perdere la sua identificazione come fagiolo più comune.
I legumi rimangono, comunque, un prodotto perfetto per l’uso su larga scala. Il rendimento della coltivazione, associato alle qualità ottime per la salute umana, hanno da sempre destato l’attenzione del popolo.
Grazie alla grande resa il prodotto risulta sempre economico. Le proprietà legate all’alimentazione ne fanno un prodotto consigliato anche dai nutrizionisti.
Questo piccolo fagiolo è da consumarsi previo “ammollo”, trattandosi comunque di un prodotto secco. I tempi di cottura variano dai 30 minuti circa (per la cottura con pentola a pressione), alle 2 ore per la cottura classica. Dai uno sguardo qui alla preparazione di base.
Se sei alla ricerca di un altro fagiolo sempre molto “piccolo” ti consigliamo di guardare i fagioli tondini.
Luogo di produzione: Italia