I prodotti biologici dell’azienda agricola Maurizio Lavosi sono realizzati tutti in conformità con gli standard del Parco 3A e, per questo, anche in seguito alle approvazioni e alle certificazioni, possono definirsi prodotti di prima qualità, senza l’utilizzo di additivi o concimi chimici.
Le restrizioni del biologico puntano a valorizzare il prodotto che deve essere certificato prima di essere messo in vendita. Tali restrizioni sono alquanto severe e prevedono, tra le altre, di non concimare il campo con l’utilizzo di prodotti chimici che favoriscano la crescita del grano, del farro o degli altri legumi e, allo stesso tempo, non si possono utilizzare pesticidi che uccidono la microbiologia del luogo.
L’utilizzo del biologico, nelle vostre cucine, porterà ad avere piatti di prima qualità con un aumento di sapore e salute.
La filosofia del biologico nasce dopo la seconda guerra mondiale, quando le popolazioni hanno subìto una forte richiesta di materie prime per il fabbisogno alimentare sempre crescente e, conseguentemente, l’aumento di produzioni industriali senza controllo.
L’utilizzo eccessivo di pesticidi e concimi chimici ha creato un ambiente che andava sempre più deteriorandosi. Subito dopo il 1980, anche in Italia, sono iniziati i primi dibattiti e convegni sulla produzione di quello che oggi conosciamo come biologico. Nei paesi anglosassoni, primi in Europa, si è andata a costituire la cultura della fattoria organica (il termine più utilizzato è stato organic farm) e, ad esempio, nel 1971 è stata costituita l’associazione WWOOF, che promuoveva proprio le azienda agricole. In maniera simile anche negli Stati Uniti si è andata a formare una filosofia di vita in cui le persone, purtroppo solo una piccola percentuale, ha cercato di apprezzare sempre di più il cibo “naturale”. L’Europa, per tipologia di richiesta, è andata a confermarsi come una delle zone dove l’attenzione sul biologico si è sempre sviluppata in maniera concreta.
La diffusione del biologico/organico si è così tanto radicata proprio per il concetto base di contrastare l’utilizzo, anche in natura, di elementi che possano abbassare il livello di qualità del nostro cibo e dei terreni in cui viene prodotto.
Come si sente spesso dire
Noi siamo ciò che mangiamo